venerdì 29 maggio 2015

Breaking news da Il Sole 24Ore: "Pil italiano oltre le attese"

Italia fuori dalla recessione. Nel primo trimestre 2015 il Pil è tornato a crescere, con un aumento dello 0,3% rispetto all'ultimo trimestre del 2014. Lo rende noto l'Istat nelle stime preliminari, calcolando invece su base annua una variazione nulla. I risultati sono superiori alle attese degli analisti (+0,2%). La crescita stimata risulta la più alta da inizio 2011. La variazione acquisita del Pil per il 2015 (quella che si otterrebbe cioè in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno) è pari a 0,2%.

Pil in crescita dello 0,4% nel primo trimestre 2015 nell'Eurozona, in accelerazione dopo +0,3% del IV trimestre 2014, +0,2% del III e +0,1% del II trimestre. La performance dell’Italia eguaglia quella della Germania (+0,3%), che cresce meno delle attese. Ma fanno meglio Francia (+0,6%) e Spagna (+0,9%). Giù per il secondo trimestre consecutivo il Pil in Grecia (-0,2% dopo il -0,4% dell'ultimo quarto del 2014). Crescita dello 0,4% nel primo trimestre di quest'anno anche nell'insieme della Ue-28, mentre secondo Eurostat negli Usa la crescita è stata di +0,1% e dello 0,3% nel Regno Unito (ma in termini tendenziali, su base annua, si è registrato un aumento del 3,0% negli Stati Uniti e del 2,4% nel Regno Unito).

Il dato reso noto oggi dall'Istat è destagionalizzato e corretto per gli effetti di calendario. Il primo trimestre del 2015 ha infatti avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2014.

Nel rapporto sulle Prospettive per l'economia italiana nel 2015-2017, pubblicato lo scorso 7 maggio, l’Istat ha previsto per il 2015 aumento del prodotto interno lordo italiano aumenterà dello 0,7% in termini reali (un tasso di crescita del Pil per l'anno corrente rivisto al rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto al quadro previsionale diffuso a novembre 2014). L'Istat ha stimato poi una crescita dell'1,2% nel 2016.

Stime, quelle Istat, leggermente più prudenti per l'anno prossimo di quelle contenute nel Def, che prevedono una crescita del Pil dello 0,7% quest'anno, ma dell'1,4% nel 2016. L'Istituto di statistica certifica comunque la fine della recessione e una ripresa fino al 2017 grazie a un recupero del reddito disponibile, un calo della disoccupazione e una crescita della domanda interna destinata a sostenere consumi e Pil.