martedì 1 settembre 2015

Breaking news ItaliaOggi: "Stime Istat, disoccupazione in calo a luglio"

Il tasso di disoccupazione a luglio è pari al 12,0%, in calo di 0,5 punti percentuali sul mese precedente e di 0,9 punti nei dodici mesi: lo rende noto in queste ore l'Istat.
 
Il ribasso arriva dopo due aumenti e porta il tasso ai minimi da due anni esatti (era al 12% nel luglio 2013). Gli occupati a luglio salgono dello 0,2% su giugno, vale a dire di 44 mila unità in più. Sul luglio 2014 il rialzo è dell’1,1%, con 235 mila persone occupate in più.
 
L’Istat spiega che il tasso di occupazione aumenta di 0,1 punti percentuali nel confronto mensile, portandosi al 56,3% e tornando ai livelli di novembre 2012. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a luglio è pari al 40,5%, in calo di 2,5 punti percentuali sul mese precedente e di 2,6 punti su base annua. Lo rileva l'Istat nelle stime provvisorie. Si tratta del tasso più basso dal luglio del 2013

giovedì 27 agosto 2015

News in tempo reale. ItaliaOggi: "Abi, in aumento i prestiti alle imprese"

I finanziamenti alle imprese hanno segnato nei primi sette mesi del 2015 un incremento del 16% sul corrispondente periodo dell'anno precedente (gennaio-luglio 2014).

E' quanto rende noto l'Abi, sulla base di un campione rappresentativo di banche (78 banche che rappresentano circa l'80% del mercato), sottolineando che le nuove erogazioni di mutui per l'acquisto di immobili, sempre nello stesso periodo, hanno registrato un incremento dell'82,2% rispetto al medesimo arco temporale dello scorso anno. Nello stesso periodo, le nuove operazioni di credito al consumo hanno segnato un incremento del 24,3%.

A luglio 2015 il totale dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese ha presentato una variazione prossima allo zero (-0,1%) nei confronti di luglio 2014, stesso valore del mese precedente e migliore rispetto al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo. Questo di luglio 2015 per i prestiti bancari a famiglie e imprese è il miglior risultato da aprile 2012.

lunedì 24 agosto 2015

Le ultime da ItaliaOggi: "In banca, 80 mld in più da imprese e famiglie"

Lo rende noto il Centro Studi di Unimpresa: crescono di oltre 80 miliardi di euro in un anno le riserve di imprese e famiglie, ovvero il denaro lasciato nei  depositi e nei conti correnti bancari. E' il risultato di un'analisi sull'andamento delle riserve da giugno 2014 a giugno 2015, basata su dati forniti da Bankitalia.
 
"L'onda lunga della crisi e la paura di nuove tasse stoppano i consumi delle famiglie, frenano gli investimenti delle aziende e congelano le liquidità delle banche" osserva l'associazione imprenditoriale.
 
Nell'ultima annata quindi "i salvadanai delle aziende, dei cittadini, degli istituti di credito, delle onlus, delle assicurazioni  e dei fondi pensione sono aumentati da 1477  a 1558 miliardi, in crescita di 80 miliardi".
 
Per le famiglie l'aumento dei 'tesoretti'  è pari a 15 miliardi e per le aziende a 14 miliardi, mentre per le banche, che continuano a tenere serrati i rubinetti dei prestiti, la liquidità è cresciuta di quasi 52 mld.
 
Le riserve delle banche sono salite del 13,3% a 364,1 miliardi e, secondo Unimpresa, "la liquidità congelata degli istituti è uno dei motivi del credit crunch": nello stesso periodo infatti "il totale dei finanziamenti al settore privato è calato di 7 miliardi, una riduzione che interessa soprattutto le imprese, che nell'ultimo anno hanno assistito alla riduzione dei finanziamenti di quasi tutti i tipi di durata".

venerdì 21 agosto 2015

Rassegna stampa. ItaliaOggi: "Eurozona, in agosto si rafforza l'economia"

Non si ferma la locomotiva dell'Eurozona: nel mese di agosto la Germania resta su un sentiero di solida espansione economica.

Lo confermano i valori dell'indice Pmi composito, che anticipa il livello di attività economica del Paese. L'indice è salito da 53,7 a 54 punti, rimanendo ben sopra lo spartiacque dei 50 punti che divide le fasi di espansione economica da quelle di contrazione. A livello disaggregato, l'indice Pmi del settore manifatturiero è salito da 51,8 a 53,2 punti. Quello del settore dei servizi ha registrato una lieve limatura da 53,8 a 53,6.

Nel mese di agosto si rafforza il livello di attività economica anche nell'Eurozona. L'indice Pmi, che anticipa le tendenze di fondo, è salito a 54,1 dai 53,9 punti del mese di luglio, un numero sopra la stima di consensus degli economisti posta a 53,7 punti.
Nel dettaglio, il Pmi del settore manifatturiero è rimasto stabile a 52,4 punti, complice la frenata in Francia. Il Pmi del settore dei servizi è invece salito da 54 a 54,3 punti.

mercoledì 19 agosto 2015

Dalla rassegna stampa. Corriere del Veneto: "Fondi comunitari, 600 milioni stanziati per le imprese venete"

La grande corsa delle imprese venete agli stanziamenti comunitari può partire. La Commissione guidata da Jean-Claude Juncker ha annunciato di aver adottato i programmi operativi 2014-20 relativi a tre Regioni, Sicilia, Basilicata e appunto Veneto, che in quest’ordine di importo (rispettivamente 4,55 miliardi, 826 milioni e 600 milioni) beneficeranno dei fondi erogati dall’Unione Europea e dall’Italia per sostenere occupazione, ricerca e innovazione.
 
Per quanto riguarda il Veneto, l’assegnazione è sostenuta a metà dai governi europeo ed italiano, che liquideranno 300 milioni a testa. Il comunicato elenca una sfilza di numeri: "Il programma investirà in circa 6.400 imprese e contribuirà alla nascita di 773 start up. Saranno creati circa 1.700 nuovi posti di lavoro a tempo pieno, di cui 670 per ricercatori. Inoltre saranno avviate 1.200 nuove collaborazioni tra impresa e centri di ricerca. I finanziamenti contribuiranno a sostenere 1.155 imprese a lanciare nuovi prodotti sul mercato".
 
Sei le linee lungo cui si articoleranno i fondi: 114 milioni destinati a ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; 77 per l’agenda digitale; 159 per la competitività dei sistemi produttivi; 92 per energia sostenibile e qualità della vita; 45 per rischio sismico e idraulico; 88 per lo sviluppo urbano sostenibile. A queste somme si aggiungeranno circa 25 milioni per l’assistenza tecnica ai bandi.
 
"Ho istituito una cabina di regìa per emanarli già a settembre - ha dichiarato Federico Caner, assessore regionale alla Programmazione Ue - in modo che per fine anno i soldi possano essere spesi per i progetti che verranno presentati dalle singole imprese, ma anche dalle associazioni di categoria".
 
Tra le misure in agenda, una spinta alla banda larga ultraveloce: l’obiettivo è di arrivare a far correre l’economia veneta alla velocità di almeno 100 megabit al secondo, lungo 1.100 chilometri di autostrade informatiche.

lunedì 17 agosto 2015

News Expo, Il Sole 24 Ore: "Angela Merkel con Matteo Renzi oggi in visita"


Angela Merkel sarà oggi a Milano per visitare i padiglioni dell'Expo. Ad accoglierla troverà il premier Matteo Renzi. La prima tappa, in programma intorno alle 17.30, sarà al padiglione Zero.
 
A seguire, i due leader si sposteranno al padiglione tedesco, per poi concludere la visita, intorno alle 18.30, al padiglione italiano. La visita sarà l'occasione per un incontro ravvicinato tra Renzi e Merkel, che capita in un periodo in cui a tenere banco non è tanto la crisi greca (venerdì scorso il Parlamento di Atene ha dato il via libera al terzo piano di salvataggio) quanto l'emergenza immigrazione, con la triste sequenza di morti nel Mediterraneo e con gli sbarchi sulle coste delle isole greche.

martedì 11 agosto 2015

Ultime news da Il Sole 24 Ore: "Lavoro, Inps conferma aumento contratti stabili"

Nei primi sei mesi del 2015 i nuovi contratti a tempo indeterminato sono cresciuti del 36% (+252.177), quelli a tempo determinato sono rimasti stabili e quelli di apprendistato si sono ridotti (-11.500). Le trasformazioni di vecchi contratti precari in contratti a tempo indeterminato sono aumentate del 30,6%. I dati arrivano dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps e confermano i positivi effetti del Jobs Act e degli sgravi previsti dalla legge di stabilità per chi assume a tempo indeterminato.
 
L’Inps parla chiaro: nel primo semestre del 2015 la variazione netta tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, pari rispettivamente a 2.815.242 e 2.177.002, è di 638.240. Nello stesso periodo dell’anno precedente è invece stata di 393.658.

Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese le trasformazioni degli apprendisti, sono state 331.917 (l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2014 è del 30,6%). Pertanto, la quota di assunzioni con rapporti stabili sul totale dei rapporti di lavoro attivati-variati è passata dal 33,6% dei primi sei mesi del 2014 al 40,8% dei primi sei mesi del 2015: significa che quattro nuovi occupati su dieci oggi sono stabili.
 
In aumento anche il lavoro full time rispetto al part time: i nuovi rapporti di lavoro a tempo pieno rappresentano il 63,4% del totale delle nuove assunzioni nei primi sei mesi del 2015, in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2014.

I dati Inps vanno però letti in tandem con quelli riportati dall'Istat, senza eccedere in entusiasmo. L’Istituto nazionale di statistica ha continuato a registrare variazioni mensili di qualche decimale per gli occupati e, ha ripetuto spesso il presidente Giorgio Alleva, "ad oggi gli effetti sul Jobs Act sembrano esserci soprattutto sulle stabilizzazioni dei contratti precari". Come a dire: per valutare le conseguenze reali sull’occupazione bisogna aspettare.

giovedì 23 luglio 2015

News da ItaliaOggi. Il governatore Visco: "Chiave per la ripresa è la produttività"

"Quando era noto che avremmo perso il controllo del cambio, con annessa possibilità di svalutazioni competitive, le imprese avrebbero dovuto investire di più sulla produttività". L'ha dichiarato il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, in un'intervista al Foglio, aggiungendo che "invece, in media, sono rimaste indietro nell'uso delle tecnologie, non solo di quelle dell'informazione e non solo della manifattura". Secondo Visco, "ancora oggi l'Italia è indietro nella spesa per la ricerca, soprattutto  per la ricerca finanziata dai privati".

Il governatore ha precisato di non credere nella teoria della stagnazione secolare in voga soprattutto in America, "semplicemente perché ritengo che esistano ancora capacità inesplorate e molto elevate di far crescere la produttività, pure negli Stati Uniti". In Italia "servono investimenti su scuola, università e ricerca. E per una sana spending-review, dalle corrette teorie macro si deve passare al dettaglio micro", ha concluso.

In merito al consistente taglio delle tasse proposto dal premier Matteo Renzi per il prossimo triennio, Visco dice: "Non commento provvedimenti che ancora non conosco". Ragiona il governatore: "Quando si riducono le tasse ci sono due considerazioni basilari da compiere. Le tasse servono a pagare i servizi: se si riducono come si pagheranno questi servizi? Inoltre sono necessarie a mantenere l'ordine dei conti pubblici, a non incorrere in ulteriore deficit: se si tagliano sarà necessario trovare le necessarie coperture anche per non turbare le condizioni del mercato del debito sovrano".

Quanto all'abolizione della tassa sulla prima casa il governatore spiega che "la casa e' un asset che a livello internazionale viene normalmente tassato". L'urgenza, piuttosto, il governatore la rintraccia in una necessaria 'semplificazione' per i contribuenti, "a partire dalla denuncia dei redditi", conclude.

martedì 21 luglio 2015

Le ultimissime da ItaliaOggi: "Grecia, si attende l'ok per la seconda tranche di riforme"

Il Governo greco ha sottoposto al Parlamento la seconda tranche di riforme chieste dai creditori per iniziare i colloqui sul multi-miliardario piano di salvataggio del Paese. Il primo ministro ellenico, Alexis Tsipras, ha tempo fino a domani notte per incassare il via libera dell'Assemblea alle misure proposte.
 
Il primo blocco di riforme, presentato in Aula la scorsa settimana, ha scatenato una ribellione nel partito del premier ed è passato soltanto grazie ai voti delle opposizioni europeiste. Questa seconda tranche rappresenta dunque un ulteriore test per la sua maggioranza, che si è notevolmente indebolita.

 Le misure recepiscono le nuove regole Ue per il salvataggio delle banche in difficoltà, introdotte dopo la crisi finanziaria del 2008. In sostanza verrà adottato anche in Grecia il cosiddetto 'bail in': il salvataggio degli istituti dovrà coinvolgere in primo luogo azionisti e creditori, mentre solo dopo potrà essere utilizzato denaro pubblico. La legge prevede anche una riforma del sistema della giustizia civile, con l'obiettivo di accelerare i processi e ridurre i costi.

venerdì 17 luglio 2015

Ultime news ItaliaOggi: "Bce, stime positive per Eurozona su crescita economica, inflazione e disoccupazione"

La Bce ha pubblicato le nuove stime sulla crescita economica, sull'inflazione e sulla disoccupazione. Per il 2015 conferma la previsione del Pil dell'Eurozona pari a +1,4%. Più ottimismo sul 2016 dove si prevede una crescita economica pari a +1,8% (+0,1 rispetto alla precedente previsione). Per il 2017 confermata la previsione di +1,8%. La stima di crescita di lungo termine del Pil resta a +1,7%.

Per quanto riguarda l'inflazione, per quest'anno è prevista a +0,2% (+0,1 punti rispetto alla precedente previsione). Per il 2016 a +1,3% (+0,1 punti), per il 2017 confermata la stima a +1,6%. Per la tendenza di lungo termine il valore viene alzato a +1,9% (+0,1 punti) ma sempre inferiore all'obiettivo di stabilità di lungo termine posto a +2%.

Infine, per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, la previsione per il 2015 viene rivista al ribasso dall'11,1% all'11%, al 10,5% dal 10,6% per il 2016, dal 10,1% al 10% per il 2017. Per la tendenza di lungo termine si scende dal 9,2% al 9%.

mercoledì 15 luglio 2015

Ultimissime ItaliaOggi, dal mondo: "Fmi boccia l'accordo Grecia-Ue"

Il Fondo monetario internazionale ha fatto filtrare alla stampa un report che boccia clamorosamente l'accordo raggiunto tra i leader di Eurolandia e Atene per un terzo programma di aiuti alla Grecia da 82-86 miliardi di euro.

L'Fmi ha ribadito la necessità di un taglio del debito di Atene da parte dei creditori europei. "Il drammatico deteriorarsi della sostenibilità del debito greco evidenzia la necessità di un suo taglio in misura ben maggiore di quanto considerato fino a oggi e di quanto proposto dal fondo Esm", si legge nel rapporto dell'Istituto di Washington.

I governi europei - secondo Fmi - dovrebbero concedere alla Grecia un periodo di grazia di 30 anni sul rimborso del debito, inclusi i nuovi prestiti, e un'ampia estensione delle scadenze. In alternativa, potrebbero fare dei trasferimenti fiscali su base annua ad Atene o ancora accettare "profondi tagli al valore nominale" del debito, che nei prossimi due anni salirà, secondo l'Fmi, al 200% del Pil.

 

lunedì 13 luglio 2015

News ItaliaOggi: "Ue, rimborsi più celeri per gli Stati che promuovono l'occupazione giovanile"



Rimborsi più celeri dalla Commissione Europea agli stati membri, per i progetti volti a favorire l’occupazione giovanile. Con un sistema di sistema di costi più snello, che comporta una riduzione significativa delle pratiche burocratiche per gli stati membri e importanti risparmi di risorse preziose per amministrazioni pubbliche a favore dell’occupazione giovanile (YEI - Youth Employment Initiative) e del Fondo sociale europeo (FSE).
 
E' quanto prevedono le nuove regole adottate lo scorso 8 luglio: la promozione dell’occupazione giovanile è infatti una delle priorità della Commissione Europea, come sottolinea Bruxelles, ricordando che alla fine di maggio la commissione ha versato un miliardo di prefinanziamento della YEI agli stati membri ammissibili, per velocizzare l’adozione di misure sul campo di cui hanno beneficiato 650 mila giovani.
 
La Commissione ha accolto con soddisfazione il recente potenziamento dell’alleanza europea per l’apprendistato, e l’impegno di mettere a disposizione dei giovani 140 mila nuove opportunità di formazione e apprendistato. Alla luce di tali sviluppi la commissione ha esortato gli stati membri a "sviluppare un sistema di costi semplificato per rendere la YEI e l’FSE più semplici, sicuri, rapidi e orientati al risultato".
 
Commentando il nuovo sistema di costi semplificato, la commissaria Thyssen ha sostenuto che "gli attuali aumenti dei tassi di occupazione dei giovani rappresentano un segnale incoraggiante. Nel 2014, 850 mila giovani hanno trovato un'occupazione".

venerdì 10 luglio 2015

News di oggi da Il Sole 24Ore: "Ministero del Lavoro: a maggio quasi 185 mila nuovi contratti"

A maggio 2015 si registrano 184.707 contratti di lavoro in più. Lo rileva il Ministero del Lavoro, sulla base delle prime evidenze ricavate dal Sistema Informativo delle Comunicazioni Obbligatorie. Il numero di attivazioni di nuovi contratti di lavoro in tutti i settori di attività economica è stato pari a 934.258, mentre le cessazioni sono state pari a 749.551.
 
Oltre trentamila (30.325) contratti a tempo determinato sono stati trasformati in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, con un aumento del dell'43,2% annuo: erano infatti 21.184 a maggio 2014.
 
Dei 934.258 contratti attivati, 179.643 (circa il 19%), sono contratti a tempo indeterminato, 643.032  a tempo determinato, 19.728 contratti di apprendistato, 36.376 sono collaborazioni e 55.479 sono le forme di lavoro classificate nella voce 'Altro'.
 
Il numero di cessazioni di rapporti di lavoro per tutti i settori è pari a 749.551. Di queste, 179.372 (circa il 24%) sono relative a contratti a tempo indeterminato, 458.220 a contratti a tempo determinato, 13.230 sono contratti di apprendistato, 46.570 sono collaborazioni e 52.159 sono le forme di lavoro classificate nella voce 'Altro'.

mercoledì 8 luglio 2015

Ultime da Il Sole 24Ore: Assemblea annuale Abi, "segnali di ripresa e primi frutti delle riforme"

Da qualche mese "percepiamo in Italia un’aria nuova e più costruttiva, dovuta alla convergenza delle iniziative delle istituzioni per la ripresa, degli sforzi delle categorie economiche e dal contesto esterno largamente favorevole". Così è intervenuto il Presidente dell’Abi Antonio Patuelli, nella sua relazione all'assemblea annuale. "Anche i 'numeri bancari' evidenziano elementi di ripresa: il complesso dei prestiti a famiglie e imprese che nel 2007, prima della crisi, ammontava a 1.279 miliardi, ora è di 1.403 miliardi", aggiunge Patuelli.

Nei primi cinque mesi di quest’anno i nuovi mutui crescono del 64% mentre il credito al consumo aumenta dell’11% e i nuovi prestiti alle imprese crescono dell’11,6%. "Esprimiamo il massimo impegno per la ripresa, pur con i sempre più stringenti vincoli normativi europei. Questo 2015 deve essere l’anno della svolta e l’inizio di una decisa ripresa".

Le banche italiane credono fermamente nel progetto di costruzione europea ma "questa Europa non ci piace, non è quella che abbiamo sognato e vogliamo". Parole nette di distanza quelle del presidente dell’Abi. La soluzione per Patuelli è "completare il disegno di rilancio europeo con l’approvazione di Testi unici europei con identiche norme bancarie, finanziarie, di diritto penale dell’economia, di diritto fallimentare e con una maggiore omogeneità fiscale, senza le quali le contraddizioni sono evidenti".

La grave crisi greca è la spia "del modo stesso di essere dell’Unione", di conflitti "che, oltre che economici, hanno una rilevantissima matrice geopolitica internazionale".  "L'Europa deve cogliere dalla crisi greca proprio la spinta per la crescita degli assetti istituzionali dell’Unione europea, con una Costituzione europea che definisca doveri e diritti ed eviti conflitti economici di alto rilievo politico".

In Italia si vedono i primi frutti delle riforme ed è necessario andare avanti. Così il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo all’assemblea annuale dell’Abi. "I singoli paesi devono continuare a impegnarsi per rendere le proprie economie più solide e capaci di crescere. In Italia sono state compiute scelte di rilievo: se ne cominciano a vedere i frutti".

A giudizio del governatore "il compito non è esaurito, le riforme devono proseguire in tutti i settori dell’economia, nelle amministrazioni pubbliche. Il nostro sistema finanziario deve divenire più competitivo e riacquisire la capacità di sostenere pienamente l’attività economica". "Gli interventi sulla qualità del credito", ha aggiunto Visco, "e sul governo societario delle banche sono un passo, importante, in questa direzione".

Nell’analisi del numero uno di Bankitalia gli sviluppi della crisi in Grecia "restano profondamente incerti, ma i suoi effetti diretti sarebbero modesti per l’Italia e per l’area anche nei peggiori scenari". Il rischio di 'ripercussioni più gravi' diventa invece concreto se tornerà negli investitori il 'timore che l’euro non sia irreversibile'. Non esiste alternativa a una logica di cooperazione costruttiva tra i Paesi.

Nel primo trimestre di quest’anno, spiega Visco, "il flusso di nuove sofferenze in rapporto ai prestiti è sceso al 2,4%". Il dato "era del 2,6 nella media del 2014 e del 2,9 nel 2013" e "il miglioramento è attribuibile ai finanziamenti alle imprese il cui tasso di ingresso in sofferenza è calato di sei decimi, al 3,9%".
 
 

lunedì 6 luglio 2015

Approfondimento ItaliaOggi: "Internet, reati in crescita"


Internet, i social network in particolare, sono vissuti dalla maggior parte delle persone come spazi di libertà, luoghi dove si può dire ed essere tutto ciò che si vuole. La rete, per sua natura, tende ad accogliere l’individuo in una sorta di realtà virtuale, lontana dai problemi, dai dolori e dalle responsabilità della vita reale. Una sorta di second life dove i sogni si affrancano dalla vita di tutti i giorni. Ma è un’illusione. Pericolosa. Lo dimostra il fatto che il numero e la gravità dei reati commessi in rete, continuano ad aumentare, anche se due terzi delle persone che subiscono un attacco, almeno in un primo momento, nemmeno se ne accorgono.

L’anonimato, la gratuità, il superamento delle barriere spaziali portano molti a pensare "su internet faccio quello che voglio". Non è così: la giurisprudenza, che solo pochi anni fa vedeva la rete come un fenomeno difficile anche da capire, ha ormai elaborato, e sta cominciando a definire e ad applicare in modo sempre più convinto, una serie di reati legati proprio all’abuso degli strumenti informatici. Sono stati così identificati nei loro profili giuridici i reati di molestie via Facebook, di atti persecutori a mezzo social, di diffamazione sulla bacheca virtuale, di falso profilo, di pedopornografia, di cyberstalking, di gogna digitale e così via. E non si è mossa solo la giustizia penale, anche i giudici civili hanno ormai precisato percorsi tipici in grado di perseguire le condotte illecite attuate in rete.

L’illusione che basti un nickname per garantire il proprio anonimato è dura a morire, ma non ha fondamento. Chi entra in rete è sempre rintracciabile. Il Far west è finito. Di fatto, chi ha la forza di rivolgersi alla giustizia riesce ormai a trovare qualche risposta concreta.

Gli stupefacenti progressi delle tecnologie informatiche tendono ad abbagliare, invitano ad abbandonare il senso critico e i freni inibitori. Internet ha un’aureola da paese dei balocchi dove tutto è facile, il soddisfacimento immediato. Non tutti si rendono conto che spesso l’informazione gratuita spacciata in rete non è altro che pubblicità camuffata. Oppure che le interazioni tra gli utenti dei social network, apparentemente del tutto spontanee, possono essere manipolate dagli uffici stampa delle aziende che devono presentare nel miglior modo possibile i propri prodotti e nel peggior modo possibile quello dei loro concorrenti.

Anche dietro il dibattito politico che si sviluppa sui siti o sui social si celano talvolta istituti specializzati nel pilotare le ondate emotive, con l’obiettivo di massimizzare il consenso per i propri committenti. Una delle attività più lucrative è raccogliere (o rubare) i dati personali per poi ordinarli e rivenderli a caro prezzo come liste di utenti profilati. La truffa, il raggiro, la menzogna, la falsificazione sono online 24 ore su 24. Lo schermo del computer o dello smartphone può creare dipendenza da una realtà consolatoria ma irreale, affievolire il senso critico, disabituare all’uso della memoria, perché tanto c’è la rete che ricorda tutto. Al di là dei reati che, magari in modo non del tutto consapevole, si possono commettere o subire, è proprio questo il punto più delicato.

venerdì 3 luglio 2015

Ultime news da ItaliaOggi: "Pmi Eurozona in crescita, Pmi servizi in Italia oltre le attese"

Il Pmi composito finale dell'Eurozona è salito a giugno a 54,2 punti, in rialzo dai 53,6 di maggio. L'indice relativo al settore dei servizi è inoltre risultato pari a 54,4 punti, in linea al dato preliminare e al consenso, entrambi a 54,4 (53,8 punti a maggio).

"Nonostante l'intensificarsi della crisi greca durante la seconda metà del mese, il Pmi finale di giugno è leggermente aumentato rispetto alla stima flash" e "ciò lascia intendere che tale trambusto ha avuto finora un lieve impatto sull'economia reale", sottolinea Chris Williamson, capo economista di Markit. L'esperto puntualizza che "l'attività di giugno è aumentata al tasso più forte in poco più di quattro anni e lo stato occupazionale è rimasto solido e rassicurante, con assunzioni sui livelli record da quattro anni negli ultimi due mesi".

La combinazione tra gli stimoli della Bce e l'inflazione al minimo "sembra aver rilanciato gli affari e la capacità di spesa dei consumatori, controbilanciando le preoccupazioni del caso Grexit", sottolinea Williamson, puntualizzando però che "con il rallentamento dell'entrata dei nuovi ordini per il terzo mese consecutivo" il Pmi dell'Eurozona "ci sta segnalando l'insinuarsi del rischio di inquietudini che potrebbero colpire la crescita nei prossimi mesi se la crisi greca non si risolverà presto".

I dati d'indagine del secondo trimestre in ogni caso "indicano un aumento dello 0,4% del pil, con una ripresa guidata da Spagna e Irlanda, concomitante con la continua forte crescita tedesca, e con uno slancio che sta ora acquistando soddisfacente vigore anche in Francia e in Italia", aggiunge Williamson. In Italia l'indice Pmi servizi si attesta a 53,4 punti, in crescita rispetto al consenso a 52,3 punti.

lunedì 29 giugno 2015

Breaking news ItaliaOggi: "Unioncamere: 83 mila posti di lavoro in più nelle imprese private"

Sono 83 mila i posti di lavoro aggiuntivi che le imprese dell`industria e dei servizi intendono creare tra aprile e giugno 2015, 82 mila dei quali destinati a lavoratori alle dipendenze.
Come risulta dai dati del sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro relativi al 2° trimestre 2015, l`effetto Jobs act si fa sentire nei programmi occupazionali delle imprese, corroborato dal vento di ripresa che sta attraversando il sistema produttivo: le assunzioni previste a tempo indeterminato (68.400) toccano il massimo storico dal gennaio 2012, andando a rappresentare il 24% delle entrate totali, mentre i saldi positivi attesi entro giugno si estendono un po' a tutti i settori pur concentrandosi sul turismo, per l`approssimarsi della stagione estiva.

Buone notizie anche a livello territoriale: pur perdurando nel Nord Ovest l`impulso positivo di Expo già registrato nel precedente trimestre (in queste regioni i nuovi posti di lavoro che le imprese intendono creare entro giugno saranno 13 mila), è nelle altre ripartizioni territoriali che i saldi positivi subiscono una sensibile impennata, superando le 25 mila unità nel caso del Nord Est e del Mezzogiorno e sfiorando le 19 mila nel caso del Centro.
 

venerdì 26 giugno 2015

ItaliaOggi: "Istat, a giugno cresce la fiducia di consumatori e imprese"

Sale la fiducia dei consumatori e delle imprese. L'Istat riferisce che l'indice composito del clima di fiducia dei consumatori, espresso in base 2010=100, è aumentato a giugno a 109,5 da 106 del mese precedente. Anche l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), in base 2010=100, è salito a 104,3 da 101,8 di maggio.

Risultano in crescita tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori. Variazioni più marcate mostrano il clima economico (a 139,4 da 130) e quello futuro (a 119,4 da 114,7), mentre il clima personale e quello corrente presentano incrementi più lievi. Migliorano anche i giudizi e le attese dei consumatori sull'attuale situazione economica del Paese (rispettivamente a -56 da -64 e a 10 da 2). Calano invece i saldi dei giudizi e delle attese sulla dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi 12 mesi, così come le attese sulla disoccupazione.

Riguardo le imprese, crescono tutti i climi di fiducia: quello delle costruzioni (a 119,7 da 111,8), quello dei servizi di mercato (a 109,0 da 105,1), quello del commercio al dettaglio (a 105,9 da 103,9) e, in maniera più lieve, quello del settore manifatturiero (a 103,9 da 103,4).

Nelle imprese dei servizi salgono i giudizi sugli ordini (a 3 da 1) ma non le attese (a 4 da 6 il saldo) e crescono le attese sull'andamento generale dell'economia (a 18 da 7). Nel commercio al dettaglio migliorano sia i giudizi sulle vendite correnti (a 7 da 2) sia le attese sulle vendite future (a 23 da 22); risultano stabili le giacenze di magazzino (a 5).

martedì 23 giugno 2015

Rassegna stampa, Il Sole 24Ore: "Relazione Garante Privacy, 222 ricorsi nel 2014"

Nel 2014 sono stati adottati 628 provvedimenti collegiali. L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha fornito riscontro a 4.894 tra quesiti, reclami e segnalazioni con specifico riferimento ai seguenti settori: marketing telefonico (in forte aumento), credito al consumo, videosorveglianza, recupero crediti, assicurazioni, rapporti di lavoro, giornalismo, condominio.
 
Sono stati intrapresi - emerge dalla relazione annuale presentata al Parlamento - 222 ricorsi, riguardanti soprattutto banche e società finanziarie, datori di lavoro pubblici e privati, attività di marketing, editori, compagnie di assicurazione, operatori telefonici e telematici, informazioni creditizie, amministrazioni condominiali. Sono state effettuate 385 ispezioni, svolte anche grazie all’ausilio del Nucleo Privacy della Guardia di finanza; le violazioni amministrative contestate sono state 577.
"È auspicabile che il decreto all’esame delle Camere sappia ordinare i cambiamenti resi possibili dalle innovazioni in una cornice di garanzie che impediscano forme ingiustificate e invasive di controllo, nel rispetto della delega e dei vincoli della legislazione europea". Così il Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, in relazione alle novità previste nel Jobs Act in materia di controllo a distanza sui lavoratori attraverso strumenti tecnologici.
 
"Nei rapporti di lavoro - ha spiegato Soro - il crescente ricorso alle tecnologie dell’organizzazione aziendale, i diffusi sistemi di geolocalizzazione e telecamere intelligenti hanno sfumato la linea - un tempo netta - tra vita privata e lavorativa. Un più profondo monitoraggio di impianti e strumenti non deve tradursi in una indebita profilazione delle persone che lavorano. Occorre sempre di più coniugare l’esigenza di efficienza delle imprese con la tutela dei diritti", ha concluso il Garante.

venerdì 19 giugno 2015

Ultime news ItaliaOggi, Confcommercio: "Segnali chiari di una ripresa però ancora fragile"

"Ormai i segnali di una ripresa reale sono chiari. Il Paese sta uscendo gradualmente e lentamente dalla crisi ma è una ripresa ancora fragile, di cui molte famiglie e imprese non si sono ancora accorte".

Lo ha affermato Confcommercio nell'Osservatorio mensile sulle imprese del terziario, spiegando che il Pil è in rialzo e dopo quasi tre anni torna a diminuire il numero dei fallimenti. Nel primo trimestre 2015 continua a crescere il numero degli occupati e si è superato lo spettro della deflazione.

Sull'ipotesi governativa di introduzione di un'unica imposta locale al posto di quelle attualmente esistenti, ha sottolineato Confcommercio, il 40,8% delle imprese del terziario preferisce l'accorpamento di Imu e Tasi. Il 33% ha indicato l'accorpamento di Imu, Tasi, Tosap e l'imposta di pubblicità, soprattutto imprese del turismo e dei servizi, di piccole dimensioni; il 26,2% preferisce l'accorpamento di Imu, Tasi e Tari (in prevalenza imprese del commercio e dei servizi, di medie e grandi dimensioni del Nord Ovest).

Riguardo al bonus di 80 euro erogato ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 24 mila euro, la quasi totalità degli imprenditori non ritiene sia una misura sufficiente per la riduzione della pressione fiscale. Rispetto alla riduzione del cuneo fiscale predisposto dal Governo escludendo il costo del lavoro dei dipendenti a tempo indeterminato dall'Irap, per l'86,9% degli imprenditori del terziario ciò è insufficiente per il calo delle tasse sulle imprese.

Il 77,5% ritiene che questa misura non vada incontro alle esigenze delle piccole imprese senza dipendenti, mentre il 22,5% vorrebbe ulteriori interventi sull'Irap, escludendo anche il costo dei lavoratori a tempo determinato.

lunedì 15 giugno 2015

Le ultime da Il Sole 24Ore: "A maggio, Italia fuori dalla deflazione"

A maggio torna a fare capolino l'inflazione e l'indice dei prezzi al consumo aumenta dello 0,1% rispetto allo stesso mese del 2014. Lo rileva l'Istat, rivedendo al ribasso le stime preliminari che segnavano un +0,2 per cento. Il segno più arriva dopo quattro mesi consecutivi di valori negativi. Lo stesso aumento c'è anche rispetto al mese precedente.    

La ripresa dell'inflazione è dovuta principalmente all'ulteriore ridimensionamento della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-7,2%, da -8,7% di aprile) e all'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi dei servizi, dovuta in particolare a quelli di trasporto (+0,8%, da -0,6% di aprile).

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'inflazione di fondo fa registrare una risalita (+0,6%, da +0,3% di aprile) e al netto dei soli beni energetici, si porta a +0,8%(era +0,6% il mese precedente). L'inflazione acquisita per il 2015 è pari a +0,1% (era nulla ad aprile).
 

giovedì 11 giugno 2015

Rassegna stampa, ItaliaOggi: "Continua a crescere il lavoro stabile"

Anche l'Inps conferma il costante aumento dell'occupazione stabile. Nel suo ultimo 'Osservatorio sul precariato' rende noto infatti che nel primo quadrimestre del 2015 le assunzioni a tempo indeterminato sono state 650.897, con un 31,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2014.
 
Sono aumentate anche le assunzioni a termine di 44.817 unità, mentre i rapporti di apprendistato sono calati di 11.685 unità. Le conversioni di contratti a termine in rapporti stabili sono cresciute di oltre 41.939 unità. 
 
Sulla base dei nuovi dati, la quota di assunzioni con rapporti stabili è passata dal 35,51% del primo quadrimestre 2014 al 40,93% del primo quadrimestre 2015. Nel corso del solo mese di aprile 2015, la quota dei nuovi rapporti stabili ha raggiunto la misura del 45%.
 
Sul complesso di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel corso di aprile 2015, oltre il 61% fruisce dell'esonero contributivo triennale introdotto dalla legge di stabilità 2015.
 
Buoni anche i dati sui licenziamenti: nello stesso periodo, gennaio-aprile 2015, le cessazioni di rapporti a tempo indeterminato sono state 513.426, il 4,2% in meno rispetto al primo quadrimestre dello scorso anno.

lunedì 8 giugno 2015

Ultime news ItaliaOggi: "Confcommercio: consumi in ripresa"

La ripresa dei consumi potrebbe essere più accentuata rispetto a quanto rilevato finora e i dati di aprile "avvalorano, unitamente alle indicazioni positive provenienti da altri indicatori congiunturali" l'ipotesi di una crescita "superiore all'1% già nel 2015". Lo rivelano i dati presentati da Confcommercio in occasione dell'assemblea generale.
 
L'indicatore dei consumi Confcommercio (Icc) ha registrato nell'aprile del 2015 una crescita dello 0,5% rispetto al mese precedente e dello 0,8% rispetto a un anno prima; in termini di media mobile a tre mesi, l'indicatore "consolida la tendenza al progressivo miglioramento in atto dall'estate del 2014". "Il quadro complessivo" fa notare Confcommercio - seppure caratterizzato da molti segnali di miglioramento, presenta "alcuni elementi d'incertezza" legati alle percezione da parte delle famiglie e delle imprese della solidità della ripresa.
 
Il 'sentiment' dei consumatori a maggio "ha mostrato un ulteriore peggioramento" dopo quello rilevato ad aprile; il clima di fiducia delle imprese è invece fermo su una "sostanziale stabilità". Tornando all'indicatore dei consumi, la crescita tra marzo e aprile deriva da un aumento della domanda sia di servizi (+0,6%) sia di beni (+0,4%): si tratta dell'incremento maggiore negli ultimi due anni.

venerdì 5 giugno 2015

Dalla rassegna stampa, Industria e Finanza: "Fondo Europeo Investimenti e Credito Emiliano, insieme per le PMI"

Un accordo di garanzia a sostegno delle piccole e medie imprese (PMI) e delle imprese a media capitalizzazione: l'hanno sottoscritto nei giorni scorsi il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), Credito Emiliano SpA (Credem) e CredemLeasing, assistititi da Finanziaria Internazionale. Il tutto, nell'ambito dell'iniziativa 'InnovFin-EU finance for innovators' e del programma per la ricerca e l'innovazione 'Horizon 2020', promossi e finanziati dall'Unione Europea. 
 
Il nuovo accordo permette a CREDEM di mettere a disposizione delle imprese italiane innovative un plafond di 220 milioni di euro di finanziamenti, erogabili nei prossimi 2 anni e garantiti al 50% dal FEI.  Il progetto InnovFin mira a sostenere le banche nell'erogazione di finanziamenti a sostegno di PMI e Small Mid-Cap (imprese con meno di 500 dipendenti) che svolgono attività di ricerca, sviluppo e innovazione: l'accordo in particolare prevede la concessione di garanzie e contro-garanzie su finanziamenti di importo compreso tra i 25 mila e i 7,5 milioni di euro destinati a questo tipo di attività.

giovedì 4 giugno 2015

ItaliaOggi, Centro Studi Confindustria: "Economia italiana migliore delle attese"

L'economia italiana va meglio delle attese. A dirlo è il Centro Studi di Confindustria nella Congiuntura flash. Per il CsC, "è indispensabile cogliere l'opportunità di innalzare il potenziale di crescita del Paese offerta da fattori molto favorevoli. L'incremento del pil nel primo trimestre è stato più alto delle stime CsC e rende possibile raggiungere nel 2015-16 risultati superiori alle previsioni prevalenti".

Confindustria sottolinea tuttavia che i progressi congiunturali non vogliono dire che le gravi conseguenze della crisi spariscano né fanno dell'Italia un'economia dinamica: "La performance rimane inferiore a quelle tedesca, spagnola, inglese e, perfino, francese. Solo proseguendo lungo la strada delle riforme si potrà chiudere il divario di crescita e, soprattutto, aumentare sensibilmente occupazione e reddito degli italiani. Il ritardo rispetto a quanto necessario resta ampio, nonostante il grande sforzo in atto abbia già dato importanti risultati".

Il CsC spiega che due aspetti vanno tenuti ben presenti: "La finestra internazionale propizia è una tantum e temporanea; gli altri paesi non stanno immobili, ma sono un cantiere aperto di cambiamenti, più o meno profondi e rapidi. Quindi per recuperare terreno serve operare a velocità superiore alla loro".

La produzione industriale crescerà su base congiunturale dello 0,3% ad aprile e dello 0,1% a maggio. E' la stima del Centro studi Confindustria contenuta nella congiuntura flash. Secondo il Csc tali incrementi congiunturali portano a +0,8% la variazione acquisita nel secondo trimestre.

mercoledì 3 giugno 2015

Le ultime da ItaliaOggi: "L'Ocse conferma la ripresa dell'Italia"

Buone prospettive per l'economia italiana. L'Ocse ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita economica dell'Italia sul prossimo anno. Nel suo Economic Outlook, l'ente parigino stima un aumento del pil dello 0,6% quest'anno, cui seguirà un + 1,5% nel 2016.
Buone notizie anche sul fronte lavoro. Dopo l'incremento degli ultimi due mesi, ad aprile il tasso di disoccupazione cala di 0,2 punti percentuali, scendendo al 12,4%. Nei dodici mesi, secondo le stime provvisorie dell'Istat, il numero di disoccupati è diminuito dello 0,5% (-17 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,2 punti. L'Istituto di statistica ha rivisto al ribasso il dato della disoccupazione di marzo, dal 13% in calo al 12,6%.

In calo ad aprile anche il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, sceso al 40,9%, in diminuzione di 1,6 punti percentuali rispetto al mese precedente. "La crescita dell'occupazione registrata ad aprile coinvolge anche i più giovani", ha sottolineato l'Istat. Gli occupati 15-24enni sono 946 mila, in aumento del 5,7% rispetto a marzo (+51 mila). Il tasso di occupazione giovanile, pari al 15,9%, cresce di 0,9 punti percentuali rispetto al mese precedente.
Rispetto ad aprile 2014, si osserva un aumento del numero di giovani occupati (+4,1%, pari a +37 mila), a fronte di un calo che interessa sia i disoccupati (-5,5%, pari a -38 mila) sia gli inattivi (-0,7%, pari a -32 mila).

Dopo il calo degli ultimi due mesi, l'Istat registra un incremento dello 0,7%, pari a 159 mila unità, rispetto al mese precedente. Il dato torna così ai livelli registrati a fine 2012. Il tasso di occupazione, pari al 56,1%, cresce nell'ultimo mese di 0,4 punti percentuali. Rispetto ad aprile 2014, l'occupazione è in aumento dell'1,2% (+261 mila) e il tasso di occupazione di 0,7 punti.

Nel primo trimestre 2015 cresce il numero di occupati su base annua (+133 mila unità, 0,6%). L'aumento riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le ripartizioni territoriali, soprattutto il Nord (+0,6%, 71 mila unità) e il Mezzogiorno (+0,8%, 47 mila unità). Al calo degli occupati nelle classi di età 15-34 anni e 35-49 anni (-1,7% e -1,4%, rispettivamente), continua a contrapporsi la crescita degli ultra 50enni (+5,3%).
 
Il 'Jobs act' ha il potenziale per "migliorare drasticamente il mercato del lavoro",  si legge inoltre nel capitolo dedicato all'Italia dell'Economic Outlook che l'Ocse diffonde oggi a Parigi e nel quale si sottolinea come il sistema bancario italiano sia "ancora fragile e non in una buona posizione per sostenere pienamente gli investimenti privati". Secondo l'istituto di Parigi, "gli investimenti potrebbero essere rafforzati migliorando il meccanismo per le insolvenze, rafforzando l'uso di soluzioni debitorie giudiziarie ed extragiudiziarie e creando una società di gestione degli attivi che acquisti i crediti inesigibili", in altre parole la bad bank. 

lunedì 1 giugno 2015

Rassegna stampa, ItaliaOggi: "Falso in bilancio, in vigore la nuova legge"

Ripristinato il reato di falso in bilancio: con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di sabato 30 maggio, la legge 69/2015 anticorruzione, varata la scorsa settimana, entra in vigore. Cuore del provvedimento la reintroduzione nell’ordinamento del delitto di false comunicazioni sociali, punito con il carcere.
 
Se, infatti, la società di cui si 'truccano' i conti è quotata, si rischia la reclusione da 3 a 8 anni, se non quotata, da uno a 5; la disciplina, inoltre, stabilisce che si procede sempre d’ufficio, a meno che non si tratti di piccole realtà non soggette al fallimento, per le quali vale una sanzione ridotta (da 6 mesi a 3 anni), mentre è fissata la non punibilità per gli illeciti di 'particolare tenuità'.
 
Quanto alla responsabilità amministrativa degli enti, raddoppiano le sanzioni pecuniarie (fino a 600 quote nel caso di società in borsa, fino a 400 per quelle 'fuori listino', laddove ogni quota va da un minimo di 258 a un massimo di 1.549 euro).

Altri capitoli riguardano l’inasprimento delle pene per la corruzione e la concussione e l’'aut aut' per accedere al patteggiamento, beneficio condizionato alla restituzione del 'maltolto' (il prezzo, o profitto del reato).
 
E, insieme alla previsione di una stretta collaborazione tra gli inquirenti e l’Autorità nazionale anticorruzione, si concede lo 'sconto' ai collaboratori di giustizia: chi fornirà le prove, o aiuterà ad individuare gli altri responsabili, o il sequestro delle somme godrà della riduzione della condanna da un terzo a due terzi.

venerdì 29 maggio 2015

Breaking news da Il Sole 24Ore: "Pil italiano oltre le attese"

Italia fuori dalla recessione. Nel primo trimestre 2015 il Pil è tornato a crescere, con un aumento dello 0,3% rispetto all'ultimo trimestre del 2014. Lo rende noto l'Istat nelle stime preliminari, calcolando invece su base annua una variazione nulla. I risultati sono superiori alle attese degli analisti (+0,2%). La crescita stimata risulta la più alta da inizio 2011. La variazione acquisita del Pil per il 2015 (quella che si otterrebbe cioè in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno) è pari a 0,2%.

Pil in crescita dello 0,4% nel primo trimestre 2015 nell'Eurozona, in accelerazione dopo +0,3% del IV trimestre 2014, +0,2% del III e +0,1% del II trimestre. La performance dell’Italia eguaglia quella della Germania (+0,3%), che cresce meno delle attese. Ma fanno meglio Francia (+0,6%) e Spagna (+0,9%). Giù per il secondo trimestre consecutivo il Pil in Grecia (-0,2% dopo il -0,4% dell'ultimo quarto del 2014). Crescita dello 0,4% nel primo trimestre di quest'anno anche nell'insieme della Ue-28, mentre secondo Eurostat negli Usa la crescita è stata di +0,1% e dello 0,3% nel Regno Unito (ma in termini tendenziali, su base annua, si è registrato un aumento del 3,0% negli Stati Uniti e del 2,4% nel Regno Unito).

Il dato reso noto oggi dall'Istat è destagionalizzato e corretto per gli effetti di calendario. Il primo trimestre del 2015 ha infatti avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2014.

Nel rapporto sulle Prospettive per l'economia italiana nel 2015-2017, pubblicato lo scorso 7 maggio, l’Istat ha previsto per il 2015 aumento del prodotto interno lordo italiano aumenterà dello 0,7% in termini reali (un tasso di crescita del Pil per l'anno corrente rivisto al rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto al quadro previsionale diffuso a novembre 2014). L'Istat ha stimato poi una crescita dell'1,2% nel 2016.

Stime, quelle Istat, leggermente più prudenti per l'anno prossimo di quelle contenute nel Def, che prevedono una crescita del Pil dello 0,7% quest'anno, ma dell'1,4% nel 2016. L'Istituto di statistica certifica comunque la fine della recessione e una ripresa fino al 2017 grazie a un recupero del reddito disponibile, un calo della disoccupazione e una crescita della domanda interna destinata a sostenere consumi e Pil.

mercoledì 27 maggio 2015

Ultime da ItaliaOggi. "Ocse: Pil italiano in forte crescita"

Il Pil dell'Italia nel primo trimestre dell'anno è aumentato dello 0,3% dopo essere rimasto invariato negli ultimi 3 mesi del 2014. Secondo l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, si tratta dell'incremento più forte da inizio 2013. Rispetto allo stesso trimestre del 2014, il pil è stabile, dopo "tredici trimestri consecutivi di contrazione".

Il pil dei Paesi dell'Ocse nel primo trimestre dell'anno è cresciuto dello 0,3% a livello trimestrale e dell'1,9% su base tendenziale. Nel quarto trimestre del 2014 era salito dello 0,5% t/t e dell'1,8% a/a.

Il Pil dei Paesi del G20, sempre nei primi tre mesi dell'anno, è cresciuto dello 0,8% su base trimestrale e del 3,3% a livello annuale. L'Unione europea ha mostrato invece una crescita dello 0,4% t/t e dell'1,3% a/a.

martedì 26 maggio 2015

Dalla rassegna stampa. ItaliaOggi: "Lavoro, contratti in aumento"

Ad aprile 2015 il numero di attivazioni di nuovi contratti di lavoro è pari a 756.926. Di questi 171.515 sono contratti a tempo indeterminato, 475.273 sono contratti a tempo determinato, 18.443 sono contratti di apprendistato, 38.632 sono collaborazioni e 53.063 sono le forme di lavoro classificate nella voce 'altro'.

E' quanto emerge dalla dinamica dei contratti diffusa dal Ministero del Lavoro, che ricorda come nell'aprile del 2014 i nuovi contratti siano stati 717.955. Il saldo di aprile chiude quindi in positivo con 210.544 nuovi contratti.

Sempre ad aprile 2015 il numero di cessazioni di rapporti di lavoro è stato pari a 546.382; nell'aprile del 2014 i rapporti cessati sono stati 514.646.
Infine, ad aprile 2015 sono state 35.883 le trasformazioni di rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato, in crescita rispetto ai 19.144 dello stesso periodo del 2014.

venerdì 15 maggio 2015

Ultime news dalla rassegna stampa. ItaliaOggi: "Sicurezza, le novità nel nuovo pacchetto allo studio del Ministero"

Un Daspo di quartiere. Così come i tifosi facinorosi, colpiti dalla misura, non possono assistere alle manifestazioni sportive, il plurirecidivo autore di furti, rapine, scippi, minacce, accattonaggio, non potrà frequentare alcuni quartieri, quelli in cui ha compiuto i reati o quelli più a rischio per presenza di anziani o case popolari.
 
È una delle previsioni contenute nel pacchetto sulla sicurezza urbana allo studio dei Ministeri dell’Interno e della Giustizia, che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri prima dell’estate. La nuova legislazione in materia – secondo quanto risulta a ItaliaOggi – sarà orientata alla predisposizione di misure preventive personali.
 
Nella sostanza il nuovo provvedimento prenderà a prestito due discipline: quella sul Daspo prevista, appunto, per i contrasto dei reati sportivi e quella per l’associazione a delinquere di stampo mafioso. I reati che verranno perseguiti saranno quelli predatori: furti, rapine, scippi, minacce, accattonaggio molesto ma anche chi contribuisce, secondo il Ministero degli interni, al degrado delle città, come i writer abusivi, sarà fatto oggetto del ddl.

giovedì 14 maggio 2015

Ultime da ItaliaOggi: "Rating di legalità aziende, poche al momento le risposte positive"

Su 1.042 richieste inoltrate solo 465 aziende hanno ottenuto il rating di legalità. Appena il 3,1% delle pmi italiane attive nell’industria vanta inoltre i requisiti per l’accesso (fatturato sopra i 2 mln di euro), percentuale che cala al 2,6% per il settore dei servizi.
 
Quel che è emerso ieri dal convegno tenuto da Asseprim presso Confcommercio è uno stato dei lavori sul rating di legalità per certi aspetti ancora deficitante, che attualmente pone un freno d’accesso a quelle società (specie pmi, più propense alla richiesta di finanziamento) aventi fatturato annuo inferiore ai 2 mln (uno dei tre punti del regolamento attuativo, assieme all’iscrizione biennale al registro imprese e all’operatività su territorio italiano).
 
Con l’intento di risolvere tale problema è stato presentato a marzo alla Camera un emendamento al dl 1/2012 per sopprimere i vincoli di fatturato previsti. Una seconda difficoltà sollevata da Francesca R. Ferri, responsabile direzione rating di legalità Agcm, ha riguardato l’autodichiarazione rilasciata tramite compilazione del Formulario, che, al momento della verifica, può non risultare veritiera: in caso di informazione falsa, non vi è il solo rifiuto della proposta, ma anche l’invio della segnalazione in procura e possibili sanzioni.

mercoledì 13 maggio 2015

Breaking news da Il Sole 24Ore: "Istat: Pil italiano in crescita oltre le attese"

Italia fuori dalla recessione. Nel primo trimestre 2015 il Pil è tornato a crescere, con un aumento dello 0,3% rispetto all'ultimo trimestre del 2014. Lo rende noto l'Istat nelle stime preliminari, calcolando invece su base annua una variazione nulla. I risultati sono superiori alle attese degli analisti (+0,2%). La crescita stimata risulta la più alta da inizio 2011. La variazione acquisita del Pil per il 2015 (quella che si otterrebbe cioè in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno) è pari a 0,2%.
 
«È una chiara inversione di tendenza», commentano all'Istat, anche se secondo gli esperti è necessario che si susseguano due trimestri di crescita per decretare la fine della recessione. Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,1% negli Stati Uniti e dello 0,3% nel Regno Unito (ma in termini tendenziali, su base annua, si è registrato un aumento del 3,0% negli Stati Uniti e del 2,4% nel Regno Unito). Crescita dello 0,3% (sotto le attese) anche in Germania nel primo trimestre del 2015, rispetto al trimestre precedente.

La crescita del Pil registrata nel primo trimestre dell'anno, pari a +0,3%, è la più alta da inizio 2011. Lo si evince dalle tabelle diffuse dall'Istat. Il dato reso noto oggi è destagionalizzato e corretto per gli effetti di calendario: il primo trimestre del 2015 ha infatti avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2014. La crescita congiunturale, evidenzia l'Istituto di statistica, è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell'agricoltura e dell'industria e di una sostanziale stazionarietà nei servizi. Dal lato della domanda, l'Istat ha registrato un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) maggiore dell'apporto negativo della domanda estera netta.
 
Nel rapporto sulle Prospettive per l'economia italiana nel 2015-2017, pubblicato lo scorso 7 maggio, l’Istat ha previsto per il 2015 aumento del prodotto interno lordo italiano aumenterà dello 0,7% in termini reali (un tasso di crescita del Pil per l'anno corrente rivisto al rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto al quadro previsionale diffuso a novembre 2014). L'Istat ha stimato poi una crescita dell'1,2% nel 2016.
 
Stime leggermente più prudenti per l'anno prossimo di quelle contenute nel Def, che prevedono una crescita del Pil dello 0,7% quest'anno, ma dell'1,4% nel 2016. L'Istituto di statistica certifica comunque la fine della recessione e una ripresa fino al 2017 (+1,3%) grazie a un recupero del reddito disponibile, un calo della disoccupazione e una crescita della domanda interna destinata a sostenere consumi e Pil.

martedì 12 maggio 2015

Ultime news ItaliaOggi: "Dati Osservatorio Inps: in crescita la buona occupazione"

Calano i precari e cresce l'occupazione. Nel primo trimestre di quest'anno sono stati creati 57 mila posti di lavoro in più rispetto allo stesso periodo del 2014 (+ 4%), tutti in occupazione meno precaria cioè con il contratto a tempo indeterminato che batte apprendistato e contratto a termine.
 
Le assunzioni e conversioni stabili, infatti, sono cresciute di oltre 98 mila unità, mentre le assunzioni a termine e in apprendistato sono diminuite di oltre 41 mila unità.
A fotografare la situazione occupazionale sulla base dei dati delle denunce mensili contributive (Uniemens) è l'Inps, nel consueto appuntamento con l' 'Osservatorio sul precariato'.
 
Novità positive anche dal monitoraggio del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Welfare: nel 2015 le imprese (ri)scoprono la voglia di aumentare l'organico; almeno 83 mila, infatti, nel primo trimestre dell'anno hanno manifestato l'intenzione di assumere personale, con un salto avanti di 5 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2014.
 
Sebbene, si legge nel report, siano le aziende di minori dimensioni a 'tirare la volata' all'ampliamento del mercato del lavoro perché in numero più consistente (58 mila, pronte a far entrare 126.200 addetti), sono le realtà 'di grossa taglia' ad incidere sensibilmente nella creazione di nuova occupazione: le 8600 che hanno tra 50 e 249 dipendenti hanno programmato 30 mila ingressi complessivi di cui 6700 rappresentano nuovi posti.
 
La parte del leone la fa il comparto dei servizi, che nel primo trimestre dell'anno in corso ha potuto contare su quasi 56 mila imprese pronte a stipulare contratti di lavoro, 19 mila delle quali del commercio, 9 mila nel settore turistico, 7100 nei servizi alla persona.

lunedì 11 maggio 2015

Dalla rassegna stampa, ItaliaOggi: "Finanziamenti Pmi, segnali positivi"

Il credit crunch continua ancora a rappresentare uno scoglio per molte imprese, specie pmi. Anche se qualche cenno di sereno inizia a intravedersi sul fronte delle erogazioni, con le banche che appaiono più propense a concedere finanziamenti rispetto alla fase più dura della crisi.
 
Secondo l’Abi, segnali positivi emergono sul fronte delle nuove erogazioni di prestiti bancari. I finanziamenti alle imprese hanno infatti segnato nel trimestre dicembre 2014-febbraio 2015 un incremento di circa il 7,6% sul corrispondente trimestre dell’anno precedente. Inoltre, allo scorso marzo, il totale dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese ha presentato una variazione di -0,9% nei confronti di marzo 2014, di -1,5% rispetto al mese precedente e migliore rispetto al -4,5% di novembre 2013 (quando era stato raggiunto il picco negativo). Secondo l’Associazione bancaria italiana si tratta del miglior risultato da maggio 2012.
 
Sul fonte della domanda di credito da parte delle imprese italiane, secondo dati dell’Eurisc (il sistema di informazioni creditizie di Crif) nel primo trimestre dell’anno è tornata a raffreddarsi. Con una contrazione del dato aggregato del 3,6% rispetto al corrispondente periodo del 2014, che però si era contraddistinto per una crescita record (+15,9%).
 
La domanda è invece positiva se confrontata con gli anni precedenti al 2014 (la variazione rispetto, per esempio, a gennaio-marzo 2009 è di +9,4%, mentre rispetto a gennaio-marzo 2013 si attesta a +11,7%). Lo studio sottolinea in particolare che in termini assoluti il numero di richieste di credito presentate nel primo trimestre dell’anno in corso rappresenta il secondo più elevato dall’inizio del 2008 a oggi, a conferma che le imprese italiane non hanno smesso di rivolgersi alle banche per finanziare l’attività corrente e gli investimenti.

giovedì 7 maggio 2015

Ultime da ItaliaOggi: "Expo, volano essenziale per la ripresa del Paese"

Parlando del rilancio del Paese e dello sforzo delle imprese per "risollevarlo definitivamente dalla più grave crisi economica della sua storia", il leader di Confindustria Squinzi ha ricordato ieri il "contributo importante" in questa direzione che arriverà dall'Expo di Milano. 
 
Confindustria - ha sottolineato Squinzi - "ha scelto di esserci, di metterci anima e faccia, perché oltre a essere una vetrina importante per il nostro Paese, Expo è un tassello fondamentale per riaffermare il valore e il contributo che solo l'industria può dare per costruire il benessere, qui declinato come diffusione dell'alimentazione sostenibile e come lotta alla povertà", ha concluso il Presidente degli industriali, ricordando che la prossima assemblea annuale pubblica dell’associazione industriali non si terrà a Roma ma "il 28 maggio proprio all’Expo" di Milano.

mercoledì 6 maggio 2015

Breaking news da ItaliaOggi: "Pmi servizi, indice in crescita ad aprile. Stime battute"

Ad aprile l'indice Pmi per il settore dei servizi dell'Italia è salito a 53,1 dal 51,6 di marzo. Si tratta del livello più alto rilevato da giugno 2014. Il dato, reso noto da Markit Economics/Adaci, batte abbondantemente le stime (52 punti).

L'indice composto, che monitora l'attività dei settori servizi e manifattura, è salito a 53,9 dal 52,4 registrato a marzo.

martedì 5 maggio 2015

Le ultime su Expo Milano. ItaliaOggi: "Primo weekend, indotto di 30 milioni di euro in più"

Quasi 30 milioni di euro di indotto aggiuntivo per i settori dell'accoglienza e della ricettività a Milano, in Brianza e sul Lago: è il bilancio del primo weekend di Expo.

La stima sull'aumento del giro d'affari legato ai flussi turistici dei visitatori dell'Esposizione Universale è curata dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza, secondo cui è di oltre 12 milioni il valore stimato in più per l'indotto di bar e ristoranti, compresi quelli dentro il sito espositivo, mentre ad alberghi e simili vanno 1,6 milioni. Lo shopping vale 7,5 milioni e i trasporti 2,2 milioni.

L'aumento dell'indotto turistico non riguarda solo Milano ma anche le strutture ricettive e i servizi legati alla ristorazione e all'intrattenimento presenti a Monza e Brianza e sul lago tra Como e Lecco, che assorbono circa il 10% del valore aggiuntivo dato da Expo per il primo fine settimana di maggio.

martedì 28 aprile 2015

Le ultime news su Expo. ItaliaOggi: "Padiglioni pronti il 1° maggio, compreso quello del Nepal: grazie anche agli operai italiani"

Il Commissario Unico del governo per Expo 2015, Giuseppe Sala, ha ribadito che il primo maggio tutti i padiglioni dell'Esposizione Universale saranno aperti, compreso quello del Nepal. Un riferimento al complesso edificio con struttura intarsiata al quale stanno lavorando, in ritardo rispetto alla tabella di marcia, i rappresentanti del paese asiatico. Una corsa contro il tempo resa ancora più difficile dal recente terremoto che ha ridotto a tre il numero dei nepalesi impegnati nel cantiere, visto che molti sono tornati in patria per lutto.
 
Sala ha però aggiunto che i lavori saranno completati grazie a "bergamaschi e bresciani, alcuni dei quali anche volontari".
"Mi piacerebbe che il Presidente del Consiglio lo visitasse", ha aggiunto Sala riferendosi al padiglione del Nepal, "adesso vediamo se i tempi lo permettono".

Il Commissario ha dichiarato infine che la pioggia delle ultime ore ha rallentato i lavori finali di asfaltatura e coloritura delle due strade principali del sito espositivo, il cardo e il decumano: domani comunque tutto dovrà essere completato per la pulizia finale.
Quanto al primo maggio, saranno 15-20 i Capi di Stato e di Governo presenti, tra i quali quelli di Ghana e Gabon. Tra i partecipanti è previsto anche il Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius.
"Ci arriveremo, come immaginavo all'ultimo minuto, ma ci arriveremo", ha concluso Sala.

lunedì 27 aprile 2015

Breaking news da ItaliaOggi: "Mattarella: necessario invertire la rotta, con riforme per rilanciare la crescita"

"Troppi posti di lavoro e tanta capacità produttiva sono andati perduti in questi anni. Invertire la rotta è il compito che abbiamo davanti". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di consegna del Premio Leonardo al Quirinale.

"Aver saputo tenere testa alla difficile congiuntura finanziaria internazionale, negli anni che sono alle nostre spalle, è stata opera di grande merito", ha aggiunto. "Va ora completata l'azione",  ha sottolineato il capo dello Stato, "con la prosecuzione sulla strada di necessarie riforme e iniziative per la crescita, concertate a livello di Unione europea".

EXPO 2015, conto alla rovescia




Corsa contro il tempo per l'apertura regolare della manifestazione. Quasi ottomila gli operai al lavoro 24 ore su 24 per completare i 24 settori su 54 ancora da ultimare.
 
In ritardo il Padiglione Italia, come ha ammesso il Commissario Unico Giuseppe Sala, che però assicura: "Sono convinto che per il giorno dell'inaugurazione sarà tutto pronto". A quello che dovrebbe essere il fiore all'occhiello dell'evento, lavorano circa 500 addetti: completato l'allestimento delle parti esterne (con 750 pannelli di cemento biodinamico), si lavora senza sosta alle sezioni interne.
 
Il numero uno di Expo garantisce: "Tutti i padiglioni stanno lavorando sulle pulizie, sul verde e sulla sistemazione interna. Puntiamo ad arrivare al traguardo del primo maggio con tutti i settori pronti, al massimo potrebbero mancarne uno o due".
Nel frattempo, ultimato l'Albero della Vita, si testano i giochi di luce con gli oltre tre milioni di led allestiti.

giovedì 23 aprile 2015

La ultime da ItaliaOggi: "Ministero del Lavoro: in crescita i contratti a tempo indeterminato"

Secondo i dati resi noti dal Ministero del Lavoro, a marzo sono stati attivati 641.572 nuovi contratti (620.032 a marzo 2014). Di questi, quelli a tempo indeterminato sono il 25,3% in crescita rispetto al 17,5% dello stesso mese del 2014.
L'indagine del Ministero mostra inoltre che, delle nuove attivazioni, 162.498 sono contratti a tempo indeterminato, 381.234 a tempo determinato, 16.844 sono contratti di apprendistato, 36.460 sono collaborazioni.

Per quanto riguarda le trasformazioni di rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato, il numero registrato è pari a 40.034, contro le 22.116 nello stesso periodo del 2014.
Il ministero fornisce anche i dati relativi alle cessazioni di rapporti di lavoro registrandone 549.273: di queste, 131.128 sono a tempo indeterminato, 310.566 a tempo determinato, 14.953 sono contratti di apprendistato, 46.173 sono collaborazioni. Il saldo attivo è quindi di oltre 92.000 unità.
 
Nel mese di marzo l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie risulta invariato rispetto al mese precedente e aumenta dell'1% nei confronti di marzo 2014. Lo rende noto l'Istat, aggiungendo che complessivamente nei primi tre mesi dell'anno la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1% rispetto al corrispondente periodo del 2014. Alla fine di marzo i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 43,1% degli occupati dipendenti e corrispondono al 39,9% del monte retributivo osservato.

Con riferimento ai principali macrosettori, a marzo le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,5% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di marzo non sono stati recepiti nuovi accordi e nessuno è scaduto. Alla fine di marzo la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 56,9% nel totale dell'economia e del 44,4% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 39,3 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 23,7 mesi per quelli del settore privato.

martedì 21 aprile 2015

News economia, ItaliaOggi e Il Sole 24Ore: "Bankitalia: utilizzare il 'bonus' del Def per riequilibrare i conti pubblici"

Il 'tesoretto' nel Def, pari a 1,6 miliardi di euro nel 2015, non va speso ma va utilizzato per "accelerare il riequilibrio" dei conti pubblici.
E' quanto ha affermato il vice direttore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, nell'audizione sul Documento di economia e finanza davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato.

"Per l'anno in corso la deviazione rispetto agli impegni circa la riduzione del disavanzo strutturale è modesta", ha spiegato Signorini, "ma in linea di principio, e coerentemente con lo spirito della normativa in materia di finanza pubblica, appare opportuno che un andamento tendenziale del saldo migliore delle attese, peraltro dovuto interamente alla minore spesa per interessi, sia utilizzato per accelerare il riequilibrio della finanza pubblica".

"Nel Def", ha poi aggiunto Signorini, "si annuncia che nel 2016 non verranno attuati gli inasprimenti fiscali previsti dalle già menzionate clausole di salvaguardia; i mancati proventi (pari a circa l'1% del pil) troverebbero copertura in parte utilizzando i margini derivanti dal miglioramento delle stime tendenziali, in parte con riduzioni di spesa. Queste ultime, indicate pari a 0,6 punti percentuali di prodotto, non sono a questo stadio precisate; dovranno essere definite con la prossima Legge di stabilità
 
Tra le misure da attuare 'con sollecitudine', Signorini ha citato in particolare i decreti attuativi del Jobs Act. Quelli approvati nei primi mesi dell’anno e "che hanno dato parziale attuazione alla legge delega, intervengono sulla disciplina dei licenziamenti limitando l'incertezza sull'esito del contenzioso, rafforzando i meccanismi di sostegno al reddito in caso di perdita dell'impiego, avvicinando l'Italia alle migliori pratiche internazionali e semplificano la disciplina dei rapporti di lavoro".

lunedì 20 aprile 2015

ItaliaOggi: "Bando Isi: un bonus sicurezza generoso"

Il bando Isi 2014 vuole incentivare le imprese a realizzare interventi finalizzati al miglioramento del livello di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro e si rivolge a realtà di tutto il territorio nazionale. Le imprese beneficiarie non dovranno aver ottenuto il provvedimento di ammissione al contributo per uno degli Avvisi Pubblici Inail 2011, 2012, 2013 per gli incentivi alle imprese per la realizzazione  di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro o per il Bando Fipit 2014.
 
Sono ammessi al contributo progetti ricadenti in una delle seguenti tipologie: progetti di investimento, progetti di responsabilità sociale e per  l'adozione di modelli organizzativi. Le imprese possono presentare un solo progetto per una sola unità produttiva, riguardante una sola tipologia tra quelle sopraindicate.
 
Relativamente ai progetti di investimento la richiesta deve fare riferimento ad un solo rischio per la sicurezza, per esempio incendio, movimentazione manuale dei carichi, esposizione ad agenti chimici pericolosi o cancerogeni, rischio taglio con oggetti appuntiti e taglienti ed esposizione all'amianto.
Per i progetti di responsabilità sociale e per l'adozione di modelli organizzativi, l'intervento richiesto può riguardare tutti i lavoratori facenti capo ad un unico datore di lavoro, anche se operanti in più sedi o regioni.
 
Il contributo, in conto capitale, è pari al 65% delle spese ammissibili. Il contributo massimo erogabile è pari a 130 mila euro e quello minimo è pari a 5 mila. Le spese ammesse a contributo devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data del 7/5/2015. La domanda, da compilare sul sito web dell'Inail, dev'essere predisposta e salvata entro il 7 maggio. Le domande che saranno ammesse a seguito dell'invio telematico, saranno sottoposte all'istruttoria tecnica dell'Inail, dal cui esito dipenderà l'ottenimento o meno del contributo. Le aziende beneficiarie avranno poi 12 mesi dalla comunicazione di ammissione al contributo per completare gli investimenti.

giovedì 16 aprile 2015

Breaking news da ItaliaOggi: "Assunzioni in aumento nelle Pmi"

Il Jobs Act fa impennare le assunzioni nelle piccole imprese. Un balzo dell'8,6% sullo stesso mese del 2014: 3.245 assunzioni, 1.337 delle quali a tempo indeterminato (+54,6%).
Lo ha registrato l'Osservatorio del lavoro della Cna, realizzato dal Centro Studi, che, mensilmente, monitora un campione di oltre 20.500 imprese che occupano circa 127 mila persone.

La crescita è sostenuta dai contratti a tempo indeterminato, aumentati del 54,6%, che rappresentano ormai il 41,2% delle modalità di assunzione, contro il 28,9% di un anno fa. All'interno del tempo indeterminato, crescono soprattutto le assunzioni a tempo pieno, quasi raddoppiate in un anno: +86%.
Sono diminuite le assunzioni con altre tipologie contrattuali: -8,3% il tempo determinato, -18,5% l'apprendistato.

L'Osservatorio del lavoro della Cna sottolinea che, mentre fino a un anno fa, per un contratto a tempo indeterminato se ne siglavano due a termine, oggi la tendenza vede in parità le due tipologie contrattuali.

Sempre a marzo 2015, nel campione osservato, a 3.245 nuove assunzioni si contrappongono 2.674 cessazioni, con un saldo netto positivo di 571 nuovi posti di lavoro. Un aumento degli occupati nelle piccole imprese dello 0,5% su base mensile che, se fosse confermato per tutto il 2015, potrebbe contribuire in misura considerevole alla ripresa dell'occupazione nel paese. Marzo 2014 aveva visto invece 2.988 nuovi contratti e 2.809 cessazioni: un saldo di 179 unità, molto inferiore all'attuale.
  

martedì 14 aprile 2015

Le ultime da Il Sole 24Ore: "Istat: a marzo stabile la deflazione, ma prezzi in crescita rispetto a febbraio"

A marzo la deflazione rimane stabile a -0,1%, lo stesso livello di febbraio. Lo comunica l’Istat nei dati definitivi, confermando la stima preliminare. Su base mensile, invece, i prezzi sono in crescita dello 0,1%. L’inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,1% (era -0,2% a febbraio).
   
La stabilità della flessione tendenziale dell’indice generale, spiega l’Istituto nazionale di statistica, è la sintesi del ridimensionamento del calo tendenziale dei prezzi degli energetici non regolamentati (-9,0%, da -12,8% di febbraio) e del rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei servizi, con particolare riguardo a quelli relativi ai trasporti (+0,5%, da +1,4% di febbraio). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l’«inflazione di fondo» scende a +0,4% (da +0,6% di febbraio); al netto dei soli beni energetici si porta a +0,6% (era +0,7% il mese precedente).

Il rialzo mensile dell’indice generale dipende principalmente al sensibile aumento dei prezzi degli energetici non regolamentati (+3,9%), per effetto dei marcati rialzi dei carburanti. A contenere l’aumento è la diminuzione, influenzata da fattori stagionali, dei prezzi dei vegetali freschi (-3,1%).

Rispetto a marzo 2014, i prezzi dei beni fanno registrare un’ulteriore attenuazione della flessione (-0,6%, da -0,9% di febbraio) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0,5%, da +0,8% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a febbraio 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di sei decimi di punto percentuale.
 
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta del 2,1% su base mensile mentre fa registrare un tasso tendenziale nullo dopo la lieve ripresa rilevata a febbraio (+0,1%). L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su febbraio e diminusce dello 0,2% su marzo 2014.

lunedì 13 aprile 2015

Dalla rassegna stampa. ItaliaOggi: "Scatta l'ora X per le assemblee societarie"

Aprile e maggio sono, da tradizione, i mesi dedicati alle assemblee societarie, l’occasione per gli azionisti di fare il punto sul bilancio dell’anno precedente e sulle prospettive per i mesi a venire. Un appuntamento che quest’anno assume un valore particolare tra le prospettive (ancora in cerca di conferme) di ripresa economica e i cambiamenti in arrivo nel settore del credito, con le ricadute attese su tutti gli altri comparti.

Segnali contrastanti dal fronte macro. Se si passa invece a una focalizzazione sul momento storico che stiamo vivendo, le assemblee 2015 assumono un’importanza particolare per capire quale direzione potranno prendere le varie società nei mesi a venire. Dopo anni di crisi, tutti gli analisti sono oggi concordi nello stimare un 2015 di crescita per l’economia italiana, anche se le previsioni risultano molto distanti tra loro e non facile comprendere oggi quale impatto potrà avere l’atteso progresso del Pil sugli utili aziendali, in parte legati all’export (le attese su questo fronte sono particolarmente rosee alla luce dell’indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro), ma al contempo zavorrati dai mancati investimenti degli ultimi anni (caratterizzati in molti casi dalla priorità assoluta di ridurre i costi).
 
Né aiutano i dati di consuntivo relativi al primo scorcio dell’anno: da una parte crescono i contratti di lavoro a tempo indeterminato, ma dall’altro continua a salire la disoccupazione, vi sono segnali di robusta ripresa della fiducia tra le imprese (giunta ai massimi da tre anni), ma anche conferme sulla debolezza dei consumi (appena +0,5% nel corso dell’ultimo anno, per altro a fronte di una disponibilità rimasta invariata rispetto al 2013). Tutto questo mentre la pressione fiscale continua a salire, penalizzando così la capacità di spesa delle famiglie e di investimento da parte delle imprese.

Intanto l’incremento delle sofferenze bancarie non accenna a fermarsi (ha ormai raggiunto quota 185,5 miliardi di euro), mentre il tasso di ingresso in sofferenza delle società non finanziarie, segnala un’indagine Cerved, ha intrapreso il trend discendente e nel 2016 dovrebbe attestarsi al 3% contro il 3,7% di fine 2014. Un miglioramento riguarderà tutte le fasce dimensionali delle aziende e tutte le aree territoriali, anche se si arriverà alla fine del prossimo anno con una situazione nel Mezzogiorno (4,4% di tasso di sofferenza) ben più grave rispetto al Nord-Est (2,2%).

mercoledì 8 aprile 2015

SICURINT SU 'IL LAGO DI GARDA'

Sicurint Group debutta sul prestigioso periodico ‘Il Lago di Garda’, quadrimestrale specializzato in turismo, cultura e territorio, che per l’edizione di marzo 2015 dedica ampio spazio all’imminente Expo di Milano.
 
A pagina 21, una panoramica sull’azienda di Michele Lodi, a firma del caporedattore Claudia Farina.
 
La rivista è uscita in oltre 400 edicole in tutta l’area del lago di Garda, fino a Trento e Mantova, oltre che nelle migliori edicole di Verona.
 
 

venerdì 3 aprile 2015

Gli auguri di Sicurint Group


A tutti voi, e alle vostre famiglie, un sincero augurio

da parte mia e di Sicurint Group:

che la Pasqua possa portarvi tanti momenti sereni  e felici

da trascorrere insieme a chi più amate.

 

I nostri più sentiti auguri, di tutto cuore,

 

Michele Lodi

Breaking news da ItaliaOggi: "Credito, 5,5 mld alle Pmi. Per investimenti e rafforzamento patrimoniale"

Sono in arrivo 5,5 miliardi di euro freschi per finanziare investimenti, capitale circolante e per il rafforzamento patrimoniale delle pmi italiane. Le banche saranno obbligate ad evidenziare il vantaggio ottenuto dalle imprese che aderiscono all’iniziativa.

L’accordo sul credito raggiunto da Abi e Associazioni delle Imprese promuove un plafond totale da 10 miliardi di euro a favore delle imprese, che includerà anche i circa 4,5 miliardi di euro non utilizzati sul plafond scaduto al 31 marzo 2015. Il nuovo plafond potrà contare su tre strumenti a propria disposizione: finanziamenti a sostegno degli investimenti, finanziamenti per il capitale circolante e finanziamenti per il rafforzamento patrimoniale.

Le banche potranno sfruttare il plafond anche per concedere finanziamenti agevolati sulla base della c.d. Nuova Sabatini. I finanziamenti potranno essere anche accompagnati da garanzie pubbliche e, in questo caso, consentiranno di ridurre ulteriormente il tasso applicato. Per l’operatività dell’accordo è necessario attendere l’adesione da parte delle banche.

mercoledì 1 aprile 2015

Le ultime da ItaliaOggi: "Asse.Co, imprese sane premiate"


Il lavoro sommerso resta nel mirino dell'attività ispettiva del Ministero del Lavoro. Dai dati forniti recentemente dal ministro Poletti, il 2014 si è chiuso con 221.476 aziende ispezionate. Cresce dunque il lavoro sommerso: su 181.629 lavoratori irregolari ben 77.387 sono risultati totalmente in nero (circa il 42% rispetto al 36% del 2013) per un ammontare tra contributi e premi evasi nel 2014 pari a 1,508 miliardi di euro, con un aumento del 6,1% rispetto all'anno precedente. Per non parlare delle sanzioni molto salate per le aziende, soprattutto dopo l'entrata in vigore della legge 9/2014 che ha inasprito il regime.
 
Grazie all'asseverazione dei rapporti di lavoro (Asse.Co) i consulenti del lavoro provano ad incentivare il lavoro regolare e aiutare l'attività ispettiva del ministero. Il progetto, dopo l'attivazione della piattaforma informatica per la l'asseverazione, è entrato a regime. Riscontrato l'interesse delle aziende, si stanno moltiplicando in questi giorni gli eventi per formare i consulenti asseveratori.
 
Le aziende dotate di Asse.Co., e quindi considerate dal Ministero 'sane', potranno ottenere un primo immediato vantaggio nella riduzione della possibilità di avere un'ispezione. L'attestazione di regolarità avrà, come non secondaria conseguenza, ricaduta in tutti i rapporti tra l'impresa stessa e soggetti terzi: si pensi ai contratti di appalto o alla buona reputazione aziendale verso i consumatori e/o comunque gli utenti dei suoi servizi.
 
A seguito del Protocollo d'intesa siglato tra Ministero del Lavoro e Consiglio Nazionale dell'Ordine, è operativa la piattaforma predisposta dalla Fondazione studi consulenti del lavoro che permette ai consulenti di asseverare la regolarità contributiva e retributiva delle imprese nella gestione dei rapporti di lavoro, semplificando gli adempimenti e promuovendo la cultura della legalità. Con l'ottenimento della conformità contributiva e retributiva, le aziende certificate saranno escluse dalla pianificazione dell'attività ispettiva del ministero del lavoro, che terrà conto delle aziende asseverate nella definizione degli accertamenti. Anche la filiera degli appalti avrà grande beneficio dall'asseverazione poiché costituirà il primario strumento di garanzia del committente nei confronti di appaltatori e subappaltatori.
 
Asse.Co. sarà rilasciata dal Consiglio nazionale dell'Ordine, su istanza volontaria del datore di lavoro, sulla base di due dichiarazioni di responsabilità: una del datore di lavoro sulla non commissione di illeciti nell'anno precedente l'istanza (lavoro minorile, tempi di lavoro, sicurezza sul lavoro, lavoro nero); l'altra del consulente del lavoro sulla sussistenza dei requisiti per il rilascio del Durc e sul rispetto della contrattazione collettiva. L'elenco delle aziende che otterranno l'asseverazione sarà pubblicato sul sito del Ministero del lavoro e del Consiglio nazione dell'Ordine dei consulenti del lavoro.

martedì 31 marzo 2015

News da ItaliaOggi: "Tempi indeterminati a +38%"

In gennaio 2015, attivati un 32,5% di contratti a tempo indeterminato in più rispetto a gennaio 2014; mentre il dato di febbraio è addirittura migliore, facendo segnare un saldo positivo del 38 e passa per cento. Lo evidenziano le tabelle che il Ministero del Lavoro ha predisposto fornendo i dati estratti al 16 marzo 2015 dal sistema delle comunicazioni obbligatorie.
 
Questi dati sono relativi a tutti i settori economici, al netto della p.a. e del lavoro domestico, e fanno riferimento ad attivazioni, cessazioni e relativi saldi di tutte le tipologie contrattuali, ed a valori assoluti e variazioni, attivazioni, totali e tempi indeterminati del periodo ottobre-novembre-dicembre 2014, al netto di lavoro domestico e p.a.

lunedì 30 marzo 2015

Dalla rassegna stampa. ItaliaOggi: "Marzo, sale la fiducia delle imprese di tutti i settori"

Sale la fiducia delle imprese a marzo e raggiunge quota 103 dal 97,5 di febbraio, toccando il livello più alto da luglio 2008. Lo rende noto l'Istat, precisando che il miglioramento del clima di fiducia coinvolge tutti i principali settori: manifattura (a 103,7 da 100,5), costruzioni (a 116,0 da 108,5), servizi di mercato (a 108,1 da 100,4) e commercio al dettaglio (a 103,0 da 101,0).

Nelle imprese manifatturiere migliorano sia i giudizi sugli ordini (a -11 da -17) sia le attese di produzione (a 10 da 8); il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino passa a 3 da 4. Nelle costruzioni migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione sia, seppur lievemente, le attese sull'occupazione (a -36 da -45 e a -11 da -12 i saldi).

Nelle imprese dei servizi migliorano i giudizi e le attese sugli ordini (a 2 da -1 e a 4 da -1, i rispettivi saldi) e le attese sull'andamento dell'economia in generale (a 17 da 2). Nel commercio al dettaglio peggiorano i giudizi sulle vendite correnti (a -5 da 1), mentre migliorano le attese sulle vendite future (a 28 da 19); in decumulo sono giudicate le giacenze di magazzino (a 7 da 10).
A marzo migliora anche la fiducia dei consumatori italiani, in salita a 110,9 punti dai 107,7 punti di febbraio.