venerdì 19 giugno 2015

Ultime news ItaliaOggi, Confcommercio: "Segnali chiari di una ripresa però ancora fragile"

"Ormai i segnali di una ripresa reale sono chiari. Il Paese sta uscendo gradualmente e lentamente dalla crisi ma è una ripresa ancora fragile, di cui molte famiglie e imprese non si sono ancora accorte".

Lo ha affermato Confcommercio nell'Osservatorio mensile sulle imprese del terziario, spiegando che il Pil è in rialzo e dopo quasi tre anni torna a diminuire il numero dei fallimenti. Nel primo trimestre 2015 continua a crescere il numero degli occupati e si è superato lo spettro della deflazione.

Sull'ipotesi governativa di introduzione di un'unica imposta locale al posto di quelle attualmente esistenti, ha sottolineato Confcommercio, il 40,8% delle imprese del terziario preferisce l'accorpamento di Imu e Tasi. Il 33% ha indicato l'accorpamento di Imu, Tasi, Tosap e l'imposta di pubblicità, soprattutto imprese del turismo e dei servizi, di piccole dimensioni; il 26,2% preferisce l'accorpamento di Imu, Tasi e Tari (in prevalenza imprese del commercio e dei servizi, di medie e grandi dimensioni del Nord Ovest).

Riguardo al bonus di 80 euro erogato ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 24 mila euro, la quasi totalità degli imprenditori non ritiene sia una misura sufficiente per la riduzione della pressione fiscale. Rispetto alla riduzione del cuneo fiscale predisposto dal Governo escludendo il costo del lavoro dei dipendenti a tempo indeterminato dall'Irap, per l'86,9% degli imprenditori del terziario ciò è insufficiente per il calo delle tasse sulle imprese.

Il 77,5% ritiene che questa misura non vada incontro alle esigenze delle piccole imprese senza dipendenti, mentre il 22,5% vorrebbe ulteriori interventi sull'Irap, escludendo anche il costo dei lavoratori a tempo determinato.